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  • La nostra città in racconti, aneddoti e curiosità

    Divina Milano

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Sfatiamo il mito: Milano non è solo nebbia!

Quanto conosci Milano?

Qui ti raccontiamo un po’ di storia attraverso i luoghi, i personaggi, le tradizioni e le curiosità.

Scopri tutti gli avvenimenti storici e culturali successi a Milano nel corso dei secoli. Personaggi, cucina, curiosità, costruzioni e pettegolezzi vari.

Ultimi articoli

Anselmo da Baggio (papa) – 2a parte

Siamo nell’XI secolo: una pagina di storia, quasi del tutto dimenticata, rispolverata in queste righe, riaffiora fra le pieghe della vicenda terrena di un papa oggi sconosciuto ai più, per non dire, quasi del tutto ignorato. In queste note, sono raccontati gli ultimi dodici anni di vita di Anselmo da Baggio, dal momento della sua elezione al soglio di Pietro – col nome di Alessandro II – fino alla sua morte. Fra lotte per il potere, processi, scomuniche, colpi di stato, guerre, scandali, incomprensioni, invidie, ripicche, ce n’è davvero per tutti i gusti. E’ questo il periodo di frequenti scontri fra Papato ed Impero per la supremazia dell’uno sull’altro, in particolare per quanto riguarda la riforma gregoriana (guerra alla simonia e al nicolaismo) e lotta per le investiture (l’ingerenza dei laici nelle nomine ecclesiastiche di maggior prestigio) …

Anselmo da Baggio (papa) – 1a parte

Fra i personaggi più eminenti della famiglia ‘da Baggio’ figurano due soggetti rispettivamente zio e nipote, entrambi di nome Anselmo, ed entrambi vissuti nell’XI secolo: a voler aumentare la confusione fra i due, entrambi, intrapresa la carriera ecclesiastica, furono vescovi di Lucca, ma mentre il primo, alla fine, diventò papa, il secondo, fu fatto santo. Ma poiché la vita di un santo, di norma è più conosciuta di quella di un papa, in questo articolo mi soffermo a ripercorrere la vita di quest’ultimo che, proprio perché meno nota, incuriosisce maggiormente ….

Il caso ‘Michele Cammarata’

Questo è un altro dei casi di “cronaca nera” milanese del primo dopoguerra, che sicuramente ben pochi possono ancora ricordare, essendo ormai passato troppo tempo da quel delitto. Siamo infatti nel 1947, settantasette anni fa: anche questo è classificato come “delitto passionale”, (il secondo del dopoguerra in città, dopo quello efferato di Rina Fort del 1946), seguitissimo dal pubblico alla continua ricerca di nuove sensazioni, particolarmente poi se l’omicidio in questione viene rubricato come “delitto d’onore” , il cui termine, da solo, indubbiamente stuzzica la fantasia popolare, che ama pescare, nel torbido, notizie piccanti soprattutto se, come in questo caso, i personaggi coinvolti sono di estrazione borghese medio alta, professionisti

Il caso ‘Rina Fort’

Questo è un articolo di “cronaca nera” riguardante un caso, per certi versi incredibile, per non dire allucinante, che per anni, fra inchiesta e processo (secondo i tempi della nostra giustizia), ha fatto notevole scalpore su tutti i giornali dell’epoca a livello nazionale. Ho voluto fare una ricostruzione dei fatti un po’ più in dettaglio di quanto normalmente si trova in giro sull’argomento (a parte i libri dedicati al caso). Siamo nel primo dopoguerra a Milano, dove omicidi politici e rese di conti fra bande rivali sono ancora talmente tanti da non fare quasi notizia. Questo caso, invece no, è diverso, è un delitto passionale, di una efferatezza tale che ancora oggi è considerato forse l’unico caso in Italia di strage di un’intera famiglia ad opera di una donna.

La Repubblica Ambrosiana

Questa è una pagina di storia poco nota, che copre il breve periodo di nemmeno tre anni (1447-1450) intercorso fra la fine della dinastia dei Visconti e l’inizio di quella degli Sforza. E’ un periodo tutt’altro che semplice, denso di avvenimenti, come carestie, fame, sommosse, di popolo, esasperanti assedi, battaglie cruente). E’ essenzialmente caratterizzato dal tentativo di opporre un regime di libertà, ai pretendenti più o meno legittimi, alla successione del Ducato. Minacciata soprattutto dalla Serenissima, con cui Milano era da anni in guerra, la Repubblica affidò la sua difesa a un capitano di ventura, Francesco Sforza, che, approfittando. della forza militare a sua disposizione, delle discordie interne e della intrinseca debolezza dei milanesi, nonché dell’ambigua politica veneziana, riuscì ad occupare parte del Ducato e alla fine, dopo un lungo assedio, anche la stessa città di Milano.

Ricordando Antonio Canova

Canova: nel segno del mito! Le sue opere sono per lo più ispirate ai temi della mitologia principalmente di carattere profano. Riproponendo l’antico, nelle sue sculture traspare l’aspetto vivo e palpitante accompagnato da una raffinatezza tecnica straordinaria che tanto influì sul successo internazionale ottenuto in vita.

La storia della Ghita del Carrobbio

La leggenda o, meglio, le leggende della Ghita del Carrobbio (ci sono in effetti diverse versioni, anche molto diverse fra loro), risalgono tutte al XVI secolo, durante il periodo in cui il Ducato di Milano fu sotto la dominazione spagnola. Mettono in particolare risalto le prevaricazioni ed i soprusi compiuti da una nobiltà spagnola, corrotta ma “protetta”, su un popolo, quello milanese, virtuoso ma “indifeso”. Sono storie di popolani, per il popolo, che raccontano di eroi ed eroine dei rioni a sud del Duomo, come la Vetra, il Ticinese, il Carrobbio, quartieri questi, fra i più popolari e poveri della città. Fra le storie della Ghita, ne racconto una, apparentemente più realistica delle altre), visto che la leggenda, quasi a comprovare la veridicità della vicenda raccontata, riporta le date di certi eventi, e persino i nomi e cognomi di alcuni dei personaggi altolocati “conosciuti”, che, essendo vissuti a Milano in quel periodo, rimasero coinvolti a vario titolo.

Chiesa di San Bartolomeo

Non sono davvero molte le chiese di Milano che, come il Duomo, Sant’Ambrogio, Santo Stefano o Sant’Alessandro, e poche altre, troneggiano in mezzo ad una piazza. Tantissime, anche imponenti, sono incredibilmente defilate, nascoste fra le case. E’ questa una delle caratteristiche di questa città. Spesso risultano incassate fra altri imponenti edifici, per non dire poi quando sono del tutto nascoste: un esempio è proprio, dietro il Duomo dove c’è una chiesa (Santa Maria Annunciata in Camposanto) che non si vede del tutto. oppure quella di san Raffaele, in via San Raffaele che si confonde fra le case o quella di San Satiro in via Torino, davvero quasi invisibile. Che dire infine di quella di San Bartolomeo, oggetto di questo articolo, in Moscova? Se non ci si passa proprio davanti, nessuno la nota!

Tre nomi, tre storie milanesi

E’ una raccolta di appunti e di notizie relative a tre nomi o meglio a tre denominazioni di luoghi, informazioni che mi sono capitate casualmente sott’occhio durante le mie ricerche su tutt’altri argomenti. Non vi è quindi alcun nesso o rapporto fra i tre casi proposti: perché ne parlo? Perché per un motivo o per l’altro, si tratta o di nomi che hanno subito incredibili variazioni nel corso dei secoli o che hanno fatto parlare di sé per l’originalità o addirittura per l’accento …..

La Dama Nera di Parco Sempione

La Mantide di Challant è un fantasma che appare come una figura eterea e pallida, vestita di nero con abiti dell’epoca in cui visse e un velo nero a coprire interamente il viso, capace d’ipnotizzare le sue vittime. Si dice che il suo spirito si muova tra le antiche dimore ed i luoghi che amava visitare quando era in vita. Vi è chi afferma di aver visto il suo spettro nella notte, illuminato da una luce fioca e accompagnato da un’atmosfera di profonda tristezza. Una tentatrice seducente nelle vesti di fantasma, un chiaro riferimento ai pregiudizi di cui era stata vittima in vita e che l’hanno accompagnata anche nella morte.

Mappe personalizzate di Divina Milano

Scopri curiosità, personaggi e luoghi sulla nostra mappa. Cliccando sulle icone leggi un piccolo riassunto e puoi anche leggere tutto l’articolo.

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