
Le ammoniti
Curiosità: una scoperta del tutto inattesa
Nonostante si pensi di conoscerla abbastanza, Milano incredibilmente continua ad offrire sempre nuovi spunti d’interesse.
Quante volte siamo passati sotto i portici di piazza Duomo? La risposta è scontata soprattutto questi giorni, con quelle bellissime vetrine che, in prossimità delle feste natalizie, sono tutte un tripudio di luci e colori.
Avete presente il disegno del pavimento in marmo policromo dei portici (sia settentrionali che meridionali) in piazza? No? Lo immaginavo! Si rimane troppo attirati dalle vetrine e c’è troppa gente in giro, per badare a questi dettagli!
I disegni della pavimentazione
Il disegno del pavimento in marmo ricalca esattamente i bellissimi riquadri in stucco, del soffitto. Il motivo ornamentale, si ripete invariato, fra una colonna e la successiva, per una trentina di volte, lungo tutto il tratto di portici settentrionali da via G. Mengoni e via San Raffaele, e per quindici volte lungo il tratto dei portici meridionali fra via Mazzini e l’Arengario.
Posando casualmente lo sguardo su una delle tante lastre di marmo rosso di uno dei riquadri, sono stato attirato da una grande macchia biancastra a forma di spirale regolare … cosa poteva essere? Una meravigliosa ‘ammonite’ rimasta imprigionata nel marmo da tempo immemorabile! Non volevo credere ai miei occhi …. E non è l’unica, basta guardarsi un pò in giro, attentamente, ai propri piedi, quando si cammina …

Cosa sono le ammoniti
Le Ammoniti sono dei cefalopodi comparsi nel Devoniano e si sono estinti intorno al Cretaceo Superiore. Per la loro straordinaria diffusione nei sedimenti marini di tutto il mondo e la loro rapida evoluzione, le ammoniti sono fossili guida di eccezionale valore per la datazione delle rocce sedimentarie.
Come mai? Fatta una rapida ricerca, in effetti il marmo rosso di Verona, viene estratto da alcune cave nei monti Lessini.
Tutto il territorio veronese offre una grande varietà di pietre: la ‘Breccia Pernice’, il ‘Rosa del Garda’, il ‘Giallo Reale’ e pure diversi tipi di tufo.
Storia delle ammoniti
Circa 150 milioni di anni fa, nell’era giurassica, ebbe inizio quel processo di sedimentazione del fondale marino che, a seguito di fenomeni metamorfici, creò il tavolato calcareo che caratterizza i monti a nord di Verona e in particolare i monti Lessini.
In un arco di milioni di anni, a seguito della spinta della placca africana su quella europea, fenomeno che diede origine alle catene montuose alpine, quel fondo marino, nel frattempo divenuto solida pietra, si ritrovò ad emergere di svariate centinaia di metri sul livello del mare.
Prova del fatto che un tempo, dove oggi ci sono le montagne di Verona, vi era il mare, sono gli abbondanti fossili che si trovano nel marmo veronese, tra cui queste semplici, seppur affascinanti ‘ammoniti’, che ancora si scorgono abbastanza facilmente, nelle dimensioni più diverse: alcune discrete, altre più evidenti quasi desiderose di essere ammirate.
Paleontologia urbana a tutti gli effetti; motivo ulteriore per una nuova passeggiata ‘consapevole’ sotto i portici .. ma anche in Galleria ovviamente, visto che pure lì c’è lo stesso tipo di marmo!
Buona ricerca di altri ammoniti, o belemniti (di forma sottile e allungata) o nautilus! Auguri e … occhio a dove si mettono i piedi!